
Si è svolto oggi nella cornice della Scuola San Giovanni Evangelista di Venezia l’evento celebrativo "INSIEME da 35 anni per il benessere dell’artigianato veneto” in occasione del 35° anniversario dalla fondazione di EBAV – Ente Bilaterale Artigianato Veneto. Un appuntamento per festeggiare un compleanno importante, ma anche per guardare al passato e al futuro dell’artigianato veneto, preparandosi a nuove importanti sfide.
L’evento celebrativo si è aperto con i saluti istituzionali di Francesco Calzavara, Assessore regionale alla Programmazione, Attuazione programma, Rapporti con Consiglio regionale, Bilancio e patrimonio, Affari generali ed EE.LL.; Santo Romano, Direttore delle Politiche Economiche e Capitale Umano della Regione Veneto; Filippo Pagano, Direttore regionale INPS Veneto; ed Enza Scarpa, Direttore Regionale INAIL Veneto.
Il Presidente di EBAV Alessandro Conte ha sottolineato che “al centro dell’attività dell’Ente ci sono le persone, il lavoro e le imprese artigiane. La bilateralità, soprattutto nel mondo artigiano veneto, ha trasformato i rapporti tra aziende e sindacati, creando un sistema moderno e collaborativo che continua a evolversi. Grazie alla visione delle Parti Sociali, la bilateralità ha posto solide radici, contribuendo a una cultura del buon lavoro condivisa con istituzioni e attori regionali. Anche di fronte a crisi come quella del 2008 e alla pandemia, il comparto artigiano ha mostrato resilienza, offrendo occupazione e adattandosi alle trasformazioni dei mercati”. Il Presidente ha richiamato l’attenzione su nuove sfide, tra cui il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione, sottolineando la necessità di rendere il welfare contrattuale sempre più efficace e fruibile. “Il futuro che ci aspetta è quindi ricco di tantissime sfide - ha affermato -, oltre a quelle già citate non possiamo dimenticare quei grandi temi che stanno interrogando tutti i settori lavorativi:la transizione tecnologica e digitale, la sostenibilità ambientale e l’accesso a nuovi mercati.Il settore dovrà far fronte alla necessità di innovazione per rimanere competitivo, investendo in nuove competenze e processi produttivi più efficienti. Al tempo stesso, le politiche di sostegno e gli incentivi giocheranno un ruolo chiave nel favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali e nel consolidare quelle esistenti, garantendo così la continuità e la crescita del comparto artigiano nella regione. Il presidente Conte ha inoltre evidenziato la disparità fiscale tra welfare contrattuale e aziendale. Infine, ha indicato le priorità per il futuro: innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, sviluppo di nuove competenze, e rilancio dell’immagine dell’artigianato tra le nuove generazioni. “Dobbiamo lavorare per avvicinare e formare nuovi profili professionali, per trasmettere quelle competenze che definiscono l’identità e il valore dell’artigianato veneto e garantirne il passaggio generazionale. Credo che le Parti Sociali nazionali e regionali sappiano, come hanno fatto nel passato, individuare il cammino, le strategie più idonee, per far crescere il nostro mondo artigiano”.
Il Vicepresidente di EBAV Riccardo Camporese ha proseguito: “La genesi dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto è avvenuta ben trentacinque anni fa, l’intuizione e la
decisione di creare un luogo in cui coniugare, rappresentanza, contrattazione, sostegno, sviluppo delle relazioni, crescita, per le lavoratrici i lavoratori, per le imprese artigiane, da parte del sindacato e delle associazioni datoriali artigiane, fu una svolta coraggiosa ed epocale, dal conflitto alla collaborazione, che regge ancora oggi pur con tutte le trasformazioni socio economiche avvenute in questi anni. La validità di un modello come lo è EBAV, lo si evince non solo dal volume delle prestazioni erogate di anno in anno, ma dal valore che gli attribuiscono il territorio in cui opera, le aziende e i lavoratori associati. Questo valore è un valore che ha rafforzato il concetto di comunità e di partecipazioni, fattori essenziali per un'associazione che viene riconosciuta in Veneto come un fattore di sviluppo e di inclusione e di tutela sociale. Dobbiamo guardare ai prossimi anni con un pensiero rivolto soprattutto ai giovani, ed alle fasce più esposte alla trasformazione digitale, fornendo non solo strumenti di sostegno ma un vero e proprio accompagnamento alle transizioni che imprese e lavoratori dovranno affrontare. La missione che EBAV ha assolto in questi anni è stata impegnativa e grazie agli accordi, alle intese, di volta in volta fatte dalle parti sociali venete, ha saputo interpretare al meglio le esigenze dei lavoratori e delle imprese”.
Il direttore di EBAV Oscar Rigoni ha evidenziato: “Nel 2025 EBAV celebra 35 anni di attività al fianco del mondo dell’artigianato veneto, un traguardo che conferma la validità del nostro modello bilaterale. Oggi possiamo contare su oltre 34.000 aziende e 160.000 lavoratori aderenti, a testimonianza di una fiducia costruita nel tempo attraverso servizi concreti e un costante impegno per il benessere del comparto. Il nostro sistema si articola su due livelli – intercategoriale e categoriale – e consente di offrire più di 450 servizi in linea tra sostegni alla famiglia, scuola, salute, occupazione, promozione, sicurezza, maternità, innovazione, previdenza complementare e molto altro.Dall’inizio dell’attività dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto a oggi, sono stati erogati oltre 413 milioni di euro a favore delle imprese e dei lavoratori artigiani veneti, sotto forma di interventi derivati da servizi, destinati sia alle aziende artigiane che ai loro dipendenti, e manovre straordinarie (tra le quali la manovra straordinaria “Riaprire sicuri” del 2020 e la manovra straordinaria “Caro utenze” del 2022 e attualmente ancora attiva). Solo tra il 2020 e il 2023, EBAV ha erogato oltre 71 milioni di euro in risorse proprie a favore di imprese e lavoratori, dando risposta a 226mila domande. Il nostro punto di forza è la capacità di dialogo tra le parti sociali e un’organizzazione trasparente, con contabilità separate per ciascun fondo e categoria, a garanzia della destinazione mirata delle risorse. Guardiamo con fiducia al futuro, continuando a evolverci nel segno della qualità, della prossimità e dell’innovazione, per rispondere alle sfide del mondo del lavoro artigiano in modo sempre più efficace e tempestivo”.
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Chiara Gargiulo, Osservatorio EBAV, ha presentato i dati relativi all’artigianato veneto. Il comparto, nonostante la crisi del 2008 e la pandemia 2020-2021, rimane un elemento cardine nell’economia regionale. Nel 2024 in Veneto le imprese artigiane attive sono 119.400 e rappresentano il 28,5% delle 418.367 aziende attive in regione. I settori che contano su una maggior presenza dell'artigianato sono il settore manifatturiero (circa 25% del settore artigiano) e il settore delle costruzioni (quasi il 40% del settore artigiano). Il settore manifatturiero artigiano costituisce il 62% di tutte le imprese manifatturiere attive in Veneto, mentre il settore artigiano delle costruzioni costituisce il 74% di tutte le imprese delle costruzioni attive nel Veneto. Rispetto alle forme societarie adottate dalle imprese, il sistema produttivo dell'artigianato è caratterizzato da un’alta percentuale di ditte individuali (71,9% al 2024) seguito dalle società di persone (16,3%) e dalle società di capitale (11,7%). Le altre forme (cooperative, consorzi ecc.) rappresentano solamente lo 0,1% delle imprese artigiane. Questa composizione deriva dai vincoli normativi della Legge Quadro dell'artigianato e differisce dalla composizione dell'intero sistema produttivo veneto che è formato da una percentuale inferiore di ditte individuali (53,8%)e superiore di società di persone (17,4%) e soprattutto di capitale (27,3%).
Le imprese artigiane attive a fine 2022 erano 109.997, pari al 27% dell’intero tessuto produttivo regionale, di cui il 40,3% con dipendenti (44.280) e il 59,7% senza dipendenti (65.717). Dal punto di vista dell’occupazione, il sistema produttivo dell’artigianato veneto ha impiegato nel 2022 ben 322.223 addetti/e, pari al 18,2% dell’occupazione regionale totale nello stesso anno (1.770.475). L’ adesione al sistema EBAV è da sempre positiva: nel 2013 il dato era al 96% (elaborazione Italia Lavoro del 13/11/2014) e ancora oggi è possibile affermare che il dato di adesione si aggiri sempre attorno al 92-95% (95% registrato nell’anno 2020 - Working paper MEFOP nr. 47/2021).
Nel 2025 sono stati 79 gli interventi messi in campo da EBAV per aziende e dipendenti artigiani,tra gli oltre 450 servizi messi a disposizione delle imprese artigiane del Veneto.Tra i più richiesti: Qualità, Investimenti, Calamità Naturali, Innovazione e I.C.T, Nuova imprenditoria(giovanile e femminile), Sicurezza e formazione,Promozione, Previdenza complementare, Abitazione casa, Sanità (protesi), Scuola (sussidi vari),Occupazione (sussidi vari), Borse di studio (sussidi vari), Maternità e paternità, Disabilità (sussidi vari) e Famiglia (sussidi vari).
Tavola rotonda “Artigianato e bilateralità nel Veneto”
Il convegno ha ospitato la tavola rotonda “Artigianato e bilateralità nel Veneto”.
Roberto Boschetto, Presidente Confartigianato Imprese Veneto: “Negli anni Ebav ha erogato milioni di prestazioni a imprese e lavoratori e i dati ci dicono che il 94% delle imprese aderiscono, a testimonianza della bontà dello strumento. La bilateralità da sempre ha sostenuto l’azienda e la famiglia, ora l'obiettivo perché sia ancora più attrattiva è innovare i contributi che vengono erogati perché possano rispondere al meglio ai cambiamenti veloci della società civile. Il nostro secondo obiettivo è garantire ai lavoratori che ottengono contributi da Ebav di godere degli stessi benefici dei lavoratori che utilizzano il welfare aziendale. Non smetteremo di combattere per questo , perché i due piani siano equiparati e i lavoratori hanno pari dignità”.
Tiziana Basso, Segretaria generale Cgil Veneto: "Sono 35 anni di Ebav, un ente che nasce dalla contrattazione e dalle intuizioni visionarie di alcuni sindacalisti con l'obiettivo di migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore estremamente frammentato. La contrattazione ha trovato soluzioni uniformi per tutti ma ha anche risposto alle specificità dei singoli settori produttivi. Ora i cambiamenti in essere ci pongono nuove sfide che come organizzazioni sindacali e datoriali dobbiamo essere in grado di affrontare, oggi più che ieri".
Franco Storer, Presidente Casartigiani Veneto: “Sono stati 35 anni di buon governo quelli di Ebav. Festeggiarli serve a sottolineare come questo modello unitario di relazioni abbia generato ricadute positive, in termini di welfare, per lavoratori e imprenditori – commenta il presidente di Casartigiani Veneto Franco Storer – la consapevolezza dell’ottimo lavoro svolto da tutti, ad ogni livello, ci offre la possibilità di guardare con fiducia e spirito propositivo alle sfide del presente e del futuro, tra cui la necessità di una progressiva integrazione con i sistemi di welfare europei, l’opportunità di allargare la base sociale, coinvolgendo ad esempio anche gli artigiani autonomi, e, perché no, in tempi di grave carenza di manodopera, di immaginare per Ebav anche un ruolo nuovo nel mercato del lavoro”.
Roberto Toigo, Segretario Generale UIL Veneto: “In un momento in cui il mondo del lavoro è sempre più esigente da ambo le parti (le imprese cercano professionalità e competenze, i lavoratori cercano sicurezza, conciliazione del tempo vita-lavoro e salari adeguati), la bilateralità veneta è uno strumento fondamentale – e i 35 anni dell’EBAV lo dimostrano – per attrarre e mantenere i lavoratori nel comparto più importante dell’economia e della storia del Veneto”.
Massimiliano Paglini, Segretario Generale CISL Veneto: “La bilateralità ha realizzato la prima forma di partecipazione nella cogestione delle risorse consentendo di diffondere e promuovere solidarietà e sussidiarietà. L’esperienza di 35 anni di tutele di Ebav può oggi consentire di far evolvere la bilateralità verso nuovi orizzonti con strumenti innovativi che integrino welfare pubblico e welfare negoziale per costruire tutele più strutturate e più diffuse, questa secondo noi la vera sfida dei prossimi anni”.
Moreno De Col, Presidente CNA Veneto: “EBAV rappresenta un fulgido esempio di come un ente territoriale possa realmente valorizzare l'artigianato veneto, rendendolo più attrattivo per i giovani talenti. Il sistema di welfare che abbiamo costruito insieme offre alle imprese artigiane e ai loro dipendenti prestazioni di qualità che non hanno nulla da invidiare a quelle dei grandi gruppi industriali - anzi, rappresentano un vero fiore all'occhiello nel panorama italiano. I 35 anni di EBAV non sono per noi solo un anniversario da celebrare, ma un nuovo slancio verso il futuro, con l'impegno di continuare a innovare attraverso quella bilateralità che ha dimostrato di essere la chiave del nostro successo collettivo. Il mondo artigiano veneto merita questo supporto e noi, come CNA, continueremo a sostenerlo con determinazione".