
A partire dal 28 luglio 2025 è obbligatorio l’uso di una nuova checklist nazionale unificata per i controlli nelle imprese di autotrasporto di merci e persone. L’obiettivo è rendere omogenei e più trasparenti gli accertamenti effettuati presso le sedi aziendali da parte di Ministero dei Trasporti, Ministero del Lavoro, INL e Polizia stradale.
Contenuto della nuova lista di controllo (allegato al decreto)
1. Dati generali del controllo
In apertura vengono registrati gli elementi logistici e organizzativi del controllo, come:
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la data, il luogo e l’orario dell’ispezione,
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il numero e l’identità degli ispettori coinvolti,
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la tipologia del locale ispezionato (uffici, deposito, sede operativa ecc.).
2. Informazioni anagrafiche sull’impresa
Segue una parte dedicata all’identificazione della realtà aziendale, con:
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ragione sociale, sede legale, codice fiscale e partita IVA,
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iscrizione al Registro Elettronico Nazionale (REN),
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classificazione per dimensione (impresa piccola, media o grande),
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composizione del parco veicoli e numero totale di mezzi.
La flotta viene poi suddivisa per fascia numerica (da 1 veicolo a oltre 500), specificando:
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quali tipologie di tachigrafo sono utilizzate (analogici, digitali di prima o seconda generazione, intelligenti),
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e quanti veicoli sono di proprietà rispetto a quelli presi a noleggio senza conducente.
3. Verifiche sui conducenti e l’attività lavorativa
Questa sezione analizza la parte operativa, registrando:
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il numero di autisti sottoposti a verifica,
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i giorni lavorativi controllati nel periodo oggetto dell’accertamento,
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la natura dell’attività (trasporto merci o persone, in conto proprio o conto terzi),
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la cittadinanza dei conducenti (italiana, europea, extracomunitaria).
4. Controllo sulle possibili infrazioni
Durante l'ispezione vengono rilevate eventuali violazioni, che possono riguardare sia l’azienda che i lavoratori. Le più comuni includono:
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superamento dei tempi massimi di guida giornaliera, settimanale e bisettimanale,
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insufficienza dei periodi di riposo giornalieri o settimanali,
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omissioni nei dati relativi a disponibilità e altre mansioni,
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mancanza di interruzione dopo 4 ore e 30 minuti di guida continuativa,
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uso improprio o alterazione del cronotachigrafo,
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superamento del limite settimanale di 48 ore di lavoro o violazioni del lavoro notturno,
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inosservanza delle regole sul distacco dei conducenti secondo la direttiva UE 2020/1057.
5. Riepilogo delle sanzioni
Al termine dell’ispezione, viene stilato un riepilogo che distingue le sanzioni eventualmente applicate al datore di lavoro da quelle attribuite al conducente.
6. Verifica di conformità (“Clean Check”)
Nel caso in cui l’intera verifica si concluda senza riscontrare alcuna irregolarità, gli ispettori hanno la possibilità di attestare l’esito positivo dell’accertamento marcando la voce "Clean Check". Questo certifica la piena conformità dell’impresa alle norme vigenti.
Sintesi delle novità normative
Dal 2025 è entrato in vigore anche un nuovo modello operativo per i controlli su strada, legato al sistema europeo di valutazione del rischio. Sono state aggiornate le norme sui tempi di guida e riposo, la gestione del cronotachigrafo e le responsabilità delle imprese. In particolare, è stato esteso a 56 giorni il periodo minimo di controllo dei dati tachigrafici e sono state introdotte sanzioni più severe per le imprese che non rispettano gli obblighi di monitoraggio interno.
Le imprese devono quindi dotarsi di sistemi aggiornati per la gestione dei dati, formare il personale e adottare procedure in grado di ridurre le infrazioni e mantenere un basso livello di rischio ispettivo.