
Il prossimo periodo vedrà alcune importanti scadenze per la gestione dei rifiuti in azienda, che coinvolgono sia gli adempimenti operativi legati al sistema Rentri, sia obblighi specifici per la messa fuori servizio di apparecchiature contenenti Pcb, oltre alle novità introdotte dal recente decreto sulle sanzioni per la gestione illecita dei rifiuti.
Di seguito un riepilogo delle principali disposizioni e indicazioni operative.
Rentri: come prepararsi all’ultima scadenza
Dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026 scatterà l’ultima finestra utile per l’iscrizione al sistema Rentri, obbligatoria per i produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti.
Per affrontare correttamente la procedura, è indispensabile dotarsi in tempo utile di almeno uno dei seguenti strumenti di identificazione digitale:
-
SPID
-
CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
-
CIE (Carta d’Identità Elettronica)
Questi strumenti risultano fondamentali non solo per l’iscrizione, ma anche per la trasmissione dei dati e l’utilizzo dei formulari dei rifiuti (FIR).
Un ulteriore consiglio operativo: entro il 13 febbraio 2026 si raccomanda di provvedere allo smaltimento di tutti i rifiuti pericolosi in giacenza presso il proprio impianto, così da agevolare la transizione alla nuova modalità digitale di registrazione.
Apparecchi contenenti pcb: obbligo di smaltimento entro il 31 dicembre 2025
Entro il 31 dicembre 2025 tutte le apparecchiature contenenti policlorobifenili (Pcb) oltre la soglia consentita dalla normativa europea sugli inquinanti organici persistenti (Pop) dovranno essere:
-
messe fuori servizio
-
bonificate
-
o smaltite
Si tratta, ad esempio, di trasformatori, condensatori e recipienti contenenti liquidi con concentrazioni di Pcb oltre i limiti di legge.
Il riferimento normativo è il Dlgs 22 maggio 1999, n. 209, che recepisce le disposizioni comunitarie.
Il Ministero dell’Ambiente ha chiarito che “entro il 31 dicembre 2025, tutte le apparecchiature contenenti Pcb oltre soglia prevista dovranno essere ritirate dalla circolazione, ossia messe fuori servizio, bonificate o smaltite”.
Nuovo decreto su reati e sanzioni ambientali (dl 116/2025)
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale l’8 agosto 2025 del DL n. 116/2025 – da convertire in legge entro 60 giorni – si inaspriscono le sanzioni per la gestione illecita dei rifiuti.
Il provvedimento introduce novità importanti per le imprese, che sono chiamate a:
-
dimostrare la correttezza di ogni deposito temporaneo;
-
vigilare attentamente sulla validità e le scadenze delle autorizzazioni di trasportatori e destinatari dei propri rifiuti;
-
rispettare il divieto assoluto di abbandonare rifiuti pericolosi o trasportarli senza formulari (FIR).
Le violazioni non si tradurranno più in semplici sanzioni amministrative, ma costituiranno reati penali con conseguenze dirette e più gravi per le imprese inadempienti.